Cultura e sostenibilità sono strettamente collegate.
Le popolazioni che sono ancora fortemente in contatto con le proprie radici e tradizioni sono sostenibili perché vivono nel rispetto dell’ambiente che li circonda.
Mentre l’Occidente è ormai abituato a lasciare la propria impronta e ad occupare lo spazio che pensa di meritare nel proprio habitat, altri popoli nel mondo si adattano e vivono con i tempi, i mezzi e le quantità che la natura intorno a loro consente.
Ecco sei popoli che mettono ancora la natura al centro della propria vita.
1. I popoli indigeni
Popoli profondamente messi a rischio dall’impatto dell’Occidente, che avanza senza sosta. Il disboscamento delle loro foreste e l’oppressione di questi popoli sono due temi molto attuali che riguardano diversi luoghi del mondo.
Gli indigeni si riconoscono come ospiti e membri della natura che li circonda, la amano in quanto essa fornisce loro tutto ciò di cui necessitano: cibo, acqua, medicinali.
Il tempo della foresta è il loro tempo. La salute della foresta, la loro salute.
2. Gli scintoisti giapponesi
Lo scintoismo è una religione giapponese che identifica in ogni manifestazione naturale un’espressione divina. Si parla di politeismo naturale, dove ogni creatura o oggetto naturali sono sacri.
3. I Balinesi (Indonesia)
4. I Maori (Nuova Zelanda)
5. Scandinavi e nordici
6. Hawaiani (USA)
La cultura hawaiana è strettamente legata alla terra e all'oceano. Il concetto di aloha va oltre il semplice saluto, rappresenta l’amore, l’affetto e il rispetto per il mondo naturale.
Oggi più che mai dobbiamo essere testimoni del passaggio da una visione antropocentrica ad una visione biocentrica, in cui l’essere umano e la Terra vivono in perfetta armonia.